Fortitudo, brindisi natalizio: nel derby contro Forlì la spuntano i bianco blu

(fonte foto: Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

Altro giro, altro lunch match, altro partitone: al PalaDozza, nonostante la temperatura sotto lo zero, è mezzogiorno di fuoco. La Fortitudo Bologna, forte del successo fuori casa contro Ferrara, ospita l’Unieuro Forlì nel forse più caldo derby del girone, in una prenatalizia che fornirà sicuramente spettacolo ed emozioni, vista anche la posizione delle due squadre, entrambe nella parte alta della classifica. La effe è chiamata a rispondere a Treviso, che ieri ha decimato Ravenna con ben 23 punti di scarto e ha riagganciato l’aquila in vetta, mentre Forlì cerca 2 punti preziosi per limitare le distanze dalle prime della classe. Si parte con Hasbrouck, Pini, Fantinelli, Rosselli e Leunen.

Leunen fa saltare Lawson e va a chiudere un gioco da 3 punti col fallo commesso dall’ex Virtus, poi recupera palla e serve Hasbrouck per il fulmineo 5-0, ricucito parzialmente da Marini un’azione dopo da tre. Pini con un semigancio fa scappare la effe sul +6, poi Rosselli in coast to coast per l’ennesimo contropiede a bersaglio: l’Unieuro difficilmente ingrana e Valli è costretto al primo timeout, mentre sugli spalti i tifosi ospiti sono tutt’altro che calmi e provocano l’ambiente bianco blu. Doppia cifra di vantaggio al rientro sul 15-5, poi due leggerezze offensive e il rientro forlivese che dimezza il divario e rimette un po’ di pepe al match, ma in un amen Bologna riprende le redini e ferma l’inerzia dei biancorossi tornando a +8. Johnson si mette in proprio e cerca di riavvicinare i suoi con due gran giocate, Fantinelli poi risponde spezzando la difesa e andando a schiacciare, caricando così il pubblico. Ultima persa da Forlì un po’ banalmente, si cambia lato ma l’esito è lo stesso, al 10′ comanda la Fortitudo 25-18.

Venuto allunga a +12 dopo un botta e risposta continuo, Lawson crea un po’ di problemi a Leunen sotto le plance e l’Unieuro torna a -7, poi lo splendido assist di Rosselli a liberare Pini che tutto solo schiaccia e l’ennesimo contropiede finalizzato da un’altra schiacciata, ancora una volta di Fantinelli, per il +9 a 4′ dall’intervallo lungo. Il consueto tecnico a Martino arriva dopo un discutibile fallo in attacco fischiato a Pini, Donzelli firma il -3 dalla distanza e Pini risponde da sotto, prima di schiacciare un’azione dopo su ottimo assist di Fantinelli. Lawson passeggia in area e segna col gancio, Fantinelli gestisce l’ultima del quarto servendo Cinciarini che duetta con Hasbrouck ma cicca la tripla finale: al 20′ è 42-39 per i padroni di casa.

De Laurentiis centra il -1, Rosselli risponde un paio di azioni dopo da tre e riporta a +4 i suoi, ma ancora De Laurentiis controbatte con la stessa arma e si torna a contatto. La palla del sorpasso forlivese è nelle mani di Lawson che sbaglia dai 6,75, Hasbrouck poi tutto solo non perdona e Pini riallunga per un prezioso +5 che ridà aria alla effe. Nel momento più difficile il 22 bianco blu spodesta ancora sotto canestro, altri 2 e quinto fallo di Oxilia che lascia in anticipo il terreno di gioco, Hasbrouck sbaglia il +10 e in men che non si dica Johnson, Lawson e Marini pareggiano la situazione a quota 56. Partita tiratissima, Venuto da tre fa esplodere il palazzo e Valli prende il tecnico, Johnson sbaglia la tripla ma è il più lesto a recuperare e insaccare: al 30′ si resta sul 61-60.

Inizio quarto all’insegna di Cinciarini che firma un parziale personale di 5-0, Leunen allunga a +7 ma Marini ricuce anzitempo, poi Johnson per il vantaggio forlivese in contropiede che costringe Martino al timeout. Benevelli sbaglia dall’arco, dopo tanti patemi offensivi arriva la bomba di Cinciarini, Pini pareggia con una gran giocata ma Lawson e Johnson riportano Forlì a +5 a 4′ dalla fine. Lawson commette il quinto fallo su Rosselli che pareggia un’azione dopo, Marini è glaciale da tre e Leunen altrettanto dalla lunetta. Ritmi altissimi e partita infuocata, Leunen sorpassa a 17” dal termine, Giacchetti alza una preghiera che trova il fondo della retina, Leunen torna in lunetta ma fa solo 1 su 2: finisce 88 pari, si va ai supplementari.

La effe comanda, un eroico Hasbrouck recupera palla ed esce zoppicando e Fantinelli dalla lunetta allunga a +4. Venuto dal nulla caccia la bomba, Johnson risponde e Leunen butta via una palla sanguinosa. Fiato corto per entrambe le squadre, Giachetti restituisce la palla persa, tecnico alla panchina di Forlì, Leunen perde palla, Marini sbaglia clamorosamente la tripla e la Fortitudo vince il derby per 97-95 dopo una partita bellissima e tiratissima dall’inizio alla fine.

La spunta Bologna nell’anticipo di mezzogiorno, ennesimo derby del campionato portato a casa contro una squadra rognosa come Forlì, che ha preparato in ottimo modo la trasferta e ha restituito pan per focaccia ad ogni affondo bianco blu. Si può dire senza dubbio che sia stato il derby più sofferto e la casalinga più difficile, gran bella partita da parte di tutte e due le squadre; MVPini regna sovrano anche a sto giro per qualità e intensità contro un cliente difficile come Lawson, ventello anche per un fantastico Leunen che nonostante un pelo d’ombra ha saputo spodestare le nuvole, con l’unico rimpianto di quel libero sbagliato che avrebbe potuto chiudere la partita nei tempi regolamentari. Uscito Hasbrouck coi crampi, non al massimo stavolta ma con la consapevolezza di aver comunque messo il proprio mattoncino, assieme a Cinciarini (19 punti) e a Venuto (3/3 da tre), finendo col resto della squadra. L’ultima partita dell’anno si giocherà ancora in casa, domenica 30 dicembre, contro Cagliari.

Tabellini:

FORTITUDO BOLOGNA – UNIEURO FORLÍ 97-95 dts

FORTITUDO: Sgorbati, Cinciarini 19, Mancinelli, Franco, Benevelli 2, Leunen 20, Prunotto, Venuto 9, Rosselli 8, Fantinelli 8, Pini 23, Hasbrouck 8. All. Martino.

Tiri da 2 punti (23/41), 3 punti (9/30), liberi (24/31).

FORLÍ: Tremolada, Giachetti 8, Marini 17, Donzelli 7, Bonacini 4, Dilas, Ravaioli, Fabiani, Oxilia 4, Lawson 14, De Laurentiis 11, Johnson 30. All. Valli.

Tiri da 2 punti (23/35), 3 punti (12/25), liberi (13/16).

Luca Tassinari

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