Accoglienza coi fiocchi per la Fortitudo da parte dei sostenitori della Poderosa. Si parte con McCamey, Pini, Legion, Mancinelli e Rosselli. Palla a Montegranaro, tripla di Rivali e lancio degli orsacchiotti che verranno destinati in beneficenza. Idee confuse a dir poco in attacco, non entra nulla e gli avversari vanno forte sull’8-0, prima che Mancinelli svegli il punteggio e firmi i primi due punti della Fortitudo. 6 minuti totalmente da dimenticare offensivamente, Montegranaro ne approfitta e va sul +11, sprecando peró molte occasioni per allungare ulteriormente. Entra Cinciarini e si vede, 8 punti in un amen e -4 Fortitudo, l’ultimo possesso è difeso molto bene e il tentativo di Corbett non va a segno, al 10′ è 19-12.
Gandini apre dall’arco ed è di nuovo -4, Cinciarini per il -1 e Chillo per il sorpasso: tre triple pesantissime e partita bellissima, finalmente si vedono segnali incoraggianti dai ragazzi di coach Boniciolli. Mancinelli va corto sui liberi, Montegranaro torna avanti e Boniciolli tenta di fermare l’inerzia con un time out. Terribile sequenza attacco-difesa, Corbett insacca il +9 da tre e la effe si spegne, permettendo alla Poderosa di tornare a +14. Doppio Legion, Corbett spreca l’ultimo del quarto e si va al riposo sul 43-31.
Fortitudo che non rientra dagli spogliatoi, la confusione in attacco aumenta esponenzialmente e Amoroso firma il -20, situazione molto complicata adesso e da un difficile recupero diventa un’impresa ribaltare la situazione. La doppia faccia bianco blu continua a presentarsi in tutto il suo splendore: in un amen si torna sotto di 9 e poi di nuovo di 15, prestazione altalenante a dir poco, nella quale però le ombre sono molte di più delle luci. Ultimi 20 secondi totalmente senza senso, Legion sbaglia un layup che ha dell’incredibile e il terzo quarto si conclude sul 60-48.
Fortitudo con evidenti problemi in cabina di regia, troppe palle perse nelle quali si poteva sicuramente fare di meglio, essere sotto di 12 per come si è svolta questa partita è un affare. Un pessimo Legion sigla il -7 da tre e forse decide di entrare in partita, si perdono altre occasioni per tornare sotto e riaprire la partita in modo convincente, ma finché Corbett, Amoroso e Powell segnano la situazione non può migliorare. Altro tiraccio di Legion, la Fortitudo torna nel baratro e smette di crederci, mentre Montegranaro controlla senza problemi e dilaga a -21. La partita finisce 2 minuti dopo col punteggio di 83-65. Black out totale della effe e crisi che continua inesorabilmente.
La pazienza andando avanti così si esaurisce in poco, pochissimo tempo, e se non si trovano soluzioni (di cui una tragica) i problemi non si risolveranno mai. Ora come ora la promozione e i primi 4 posti sono totalmente in discussione, sembra che la carica di coach Boniciolli non riesca ad entrare in testa alla Fortitudo, che di squadra, per quello che si è visto, ha ben poco. Rotazioni sbagliate, attacco confusionario e una moltitudine di palle perse che hanno dell’imbarazzante. Difensivamente parlando, la storia migliora ma non di molto, si è lontanissimo dalla tanto ben ricordata difesa dei bei tempi, aggressiva e sempre organizzata. Trieste ha perso a Verona, Ravenna ha sbancato Treviso e per ora ci si accontenta del quarto posto, sperando che si intraveda qualcosa di importante dalla prossima casalinga, sabato 23 dicembre contro Roseto.
Tabellini:
FORTITUDO: McCamey, Legion 15, Rosselli, Mancinelli 12, Pini, Fultz 2, Cinciarini 19, Amici 2, Chillo 7, Gandini 8. All. Boniciolli.
MONTEGRANARO: Rivali 12, Corbett 19, Campogrande 8, Amoroso 16, Powell 19, Maspero, Gueye 3, Zucca 6, Treier. All. Ceccarelli.
Luca Tassinari