“A volte i ricordi più belli sono quelli che stanziano nelle mente per anni, tanti anni, decine e decine di anni. A volte i ricordi più belli sono quelli della nostra infanzia, quelli che ormai sono lontani dai nostri giorni.. eppure ce ne sono altri, quelli che rimangono stampati nella nostra mente nonostante sia passato solo qualche mese. Questo é ciò che mi è successo, o meglio, questo é ciò che é successo ieri sera alla maggior parte dei tifosi bianconeri, presenti e non nel palazzetto di via Azzarita”.
“Spissu si prende la bomba!! +4 Bologna a 1’26” alla fine!!” Un piede in mezzo per risalire la china, per risalire il monte degli dei e tu, caro Marco, quel giorno hai lasciato un impronta indelebile nei nostri cuori.. Grazie ciccio, grazie per tutto, grazie per la passata stagione da vero soldato bianconero.. “Sei entrato in punta di piedi e sei uscito da gigante.. Grazie di tutto Marco”.
“Nonostante il numero 0 in casacca sassarese, oggi a palazzo l’atmosfera é davvero speciale. La calma, tranquillità e serenità invadono il Paladozza, ogni singolo seggiolino occupato da uno spettatore. Con un po’ di fatica, prendo postazione, sorretto dalla mia fedele stampella sotto alla seconda “R” della scritta “Forever” che occupa la parte centrale del tendone bianco che sormonta la curva (cosa non si fa per la squadra del cuore). Quasi inutile raccontare la grande standing ovation riservata al play sardo, oggi nel quintetto titolare, il tutto condito da omaggio con targa commemorativa da parte della Virtus e grande abbraccio con Coach Ramagli prima della “palla a due”.
All’entrata in campo con i bimbi, si vede già un Marcus Slaughter elettrizzato, al quale vengono affidati tre bimbi e tutti e tre vengono contagiati dalla sua “sobrietà”. Ma stranamente, per la prima volta in campionato, il primo possesso non è della Virtus. Ma questo conta poco.. infatti durante il match l’inedita compagnia aerea “Marcus Airlines” prende il sopravvento a suon di stoppate, rimbalzi e schiacciate. E un atipico balletto dopo una palla persa avversaria nel terzo quarto.
Il match è sempre in mano virtussina, qualche disattenzione riporta Sassari in partita ma la compagine bolognese risponde prontamente da squadra in ogni singolo secondo di partita, senza mai scomporsi. Aradori è caldissimo, Umeh mitraglia, Ndoja è ispirato come Lafayette, Ale Gentile è sempre più idolo della tifoseria.. solita “cazzimma” mostrata dal fratello Stefano alla sua prima stagionale.
Partita divertente, molto appassionante, tra due ottime squadre, siglata infine da un canestro, iniziato da Ale Gentile, che ruba palla nella propria metà campo quando Sassari é tutta in avanti, scarica dalla parte opposta del campo dove Aradori la appoggia a Umeh, che vede arrivare una montagna in casacca numero 44 che schiaccia con una prepotenza tale da distruggere il canestro. E da lì partono i soliti spintoni, strette di mano e ceffoni tra compagni di squadra..”
“Squadra sotto la curva, proprio tutti, anche un infiltrato ospite, adorato come se fosse ancora un giocatore bianconero. Giocatore forse no, ma la sua fede sembra essere davvero a tinte bianconere.. e qualcuno in fondo del suo animo, spera sia solo un grande arrivederci… buona stagione Ciccio”.
Uomo della Curva: Marco Spissu
Matteo Mazzega